Ostetrica italiana sospesa perché insegna alla scuola delle doule
Maria Grazia Biagini, ostetrica (levatrice) libera professionista, è stata sospesa per sei mesi dall'attività professionale, dal Collegio interprovinciale di Pisa Massa Carrara Livorno, suo collegio di appartenenza. La Commissione Centrale per gli Esercenti la professione sanitaria, avendo rigettato il suo ricorso, ha reso esecutiva la sanzione dal 28 aprile 2014.
L'accusa è di aver violato il codice deontologico delle ostetriche, avendo contribuito alla formazione di figure di sostegno al percorso nascita quali le doule (definite in quella sede come “persone che possono creare danno alla salute della donna e del bambino”). Una decisione paradossale visto che il codice deontologico delle ostetriche italiane prevede, tra le altre cose, che l'ostetrica contribuisca alla formazione di personale di supporto (art. 2.4). La sentenza oltre a essere gravissima in sé e per l'ostetrica interessata, getta un'ombra sulla figura della doula, che è citata e riconosciuta come figura di sostegno alla donna anche nella Guida alla maternità sicura dell'OMS e citata nelle Linee guida al taglio cesareo dello stesso Ministero della Salute italiano solo pochi anni fa (edizione del 2012; pp. 80-81-82). Si crea così un precedente pericoloso su cui è bene che tutte le categorie interessate, e anche i genitori, pongano la massima attenzione.
Per ulteriori informazioni sul caso di Maria Grazia Biagini vedi il sito di Genitori Channel.
LA CACCIA ALLE STREGHE NON AIUTA A NASCERE BENE
La condanna di Maria Grazia Biagini, così come quella di Agnes Gereb, la levatrice ungherese che accompagnava le donne anche nel parto a casa, è rappresentativa di una visione strettamente medicalizzata della nascita (che non è una malattia, come ricorda sempre l’OMS) intesa a limitare il diritto delle donne di scegliere da chi farsi accompagnare durante questo delicatissimo e importane percorso. La Corte europea dei Diritti dell’Uomo, pronunciandosi sul ricorso di una donna già assistita da Agnes Gereb, ha invece ribadito che la libertà di scegliere dove, come e con chi partorire dev’essere garantita, e ha condannato lo stato ungherese ad adeguare le sue leggi.
Oggi l’apparizione della doula, una nuova figura professionale nell’ambito della maternità, suscita molti interrogativi, perplessità e malintesi fra i ginecologi (che temono interferenze) e fra alcune levatrici (preoccupate per la confusione nei ruoli). Paure in parte comprensibili perché purtroppo non è sempre chiaro per tutti (mentre dovrebbe esserlo, soprattutto nell’informazione diretta alle future mamme!) che la doula non può e non vuole sostituire la levatrice, né con essa entrare in competizione. La levatrice rimane la figura di riferimento indispensabile nel percorso che comprende gravidanza, parto (ovunque si svolga), puerperio e allattamento, perché è la specialista della fisiologia. Così come il/la ginecologo/a rimane la figura di riferimento per quel che concerne la patologia.
La doula è una figura materna complementare, che in una società atomizzata e sovra-medicalizzata come la nostra, offre il prezioso sostegno emotivo e l’aiuto pratico che una volta era garantito dalle famiglie durante tutto il percorso della maternità e soprattutto anche dopo il parto, quando la donna si ritrova da sola in casa con il neonato e magari altri bimbi piccoli da accudire. Per svolgere bene il suo ruolo, in sinergia con levatrici e medici, è dunque indispensabile che la doula acquisisca delle conoscenze di base anche nel campo dell’ostetricia, del puerperio e dell’allattamento. Quelle appunto che una levatrice (o ostetrica) preparata e competente come Maria Grazia insegna alle doule.
Questo nuovo caso di persecuzione legale è un invito a riflettere sul diritto di ogni essere umano alle migliori condizioni di vita possibili sin dal concepimento. Non è difficile comprendere che per garantire il benessere psico-fisico della mamma, del bambino e della famiglia, la collaborazione armoniosa fra ginecologi, levatrici e doule (quando i futuri genitori la richiedono) è fondamentale!
Inoltre, come fa notare Clara Scropetta in un appello del comitato “Io sto con Maria Grazia”, questa sentenza colpisce indirettamente anche la famosa ostetrica Ibu Robin Lim (premio internazionale Alexander Langer 2006 e CNN Hero 2011), «colpevole» di insegnare alle doule e di lavorare con loro, e colpisce Michel Odent (chirurgo, ostetrico e ricercatore di fama internazionale), che si permette di animare corsi di in-formazione anche per doule.
Per approfondire l’argomento leggi “Ginecologo/a, levatrice o doula: un falso dilemma”.
Il comitato di sostegno “Io sto con Maria Grazia” come prima cosa ha attivato una raccolta di donazioni per aiutarla in questo frangente difficile, perché ha tre figli e vive del proprio lavoro, di cui ora è privata per 6 mesi. http://www.kapipal.com/ab72695b3e034421a30ce5e90e4d7e27
Per eventuali messaggi di solidarietà e per ricevere informazioni scrivi a
LA LETTERA DI SOLIDARIETÀ DI IBU ROBIN LIM
NdR: abbiamo forti perplessità sull’uso del termine “fascista”, ma possiamo capire che per una persona di origine americana che lavora a Bali, il senso storico di questa parola possa essere sfuggito.
Cara Maria Grazia ,
ricevo la triste notizia che sei stata perseguitata come ostetrica, per il tuo sostegno alle doule. E’ sconvolgente, terribile e ingiusto e sono dispiaciuta e preoccupata per te e la tua famiglia
Il tuo sostegno alle Doule, Custodi della Nascita, è importante, tu e io ne conosciamo tutte le ragioni. Come ostetrica so che la Doula rende più facile il mio lavoro, mi aiuta a migliorare l’attenzione alla salute di MadreBambino (uso questo termine per enfatizzare il fatto che la diade mammabambino non va mai separata). Quando è presente una Doula il processo del parto è molto più fluido, con enorme vantaggio per tutti: madrebambino, famiglia, ostetriche, medici e infermieri.
Compatisco le autorità sanitarie che hanno vedute così limitate da non capire la necessità di avere le doule. Noi ‘custodi della nascita’, indipendentemente dal nostro ruolo (doula, ostetrica, nonna, sorella, madre, infermiera, medico, consulente per l'allattamento, educatore, vicina di casa che porta il cibo dopo la nascita ...) dobbiamo rispettarci l'un l'altra in pace. Viviamo un momento critico di cambiamento, siamo nel bel mezzo di una rivoluzione/evoluzione del parto e tutte le questioni connesse a questi temi scateneranno un putiferio. In altre parti del mondo ostetriche sono state arrestate e a te sospendono la vita professionale per sei mesi!
I fascisti che pretendono che le donne partoriscano in isolamento e sofferenza stanno perdendo il loro potere e per questo si scatenano con violenza, punendo donne valide come te. Sono le stesse idee di chi bruciava le donne come streghe. La storia della dominazione sulle donne è brutta e violenta. Quando gettiamo luce su un problema, chi beneficia di un regime di ignoranza ha paura, e quando hanno paura, attaccano. E quando c'è una guerra, ci sono vittime. Tu sei la vittima ora, e insieme a te i tuoi figli.
Tutte le madri soffrono quando una soffre, così noi tutte dobbiamo gridare contro questa ingiustizia. Ogni volta che un pezzo di umanità è distrutta, tutte noi perdiamo alcune delle nostre bontà.
Sto concentrando la mia intenzione, dicendo le mie preghiere, affinché il tuo lavoro prezioso ti sia presto riconsegnato. Perché ti sia riconsegnata la libertà di esprimere e insegnare la tua filosofia delicata per chiunque voglia imparare, comprese le Doule. E’ una questione di diritti umani, e ancora una volta sono le donne, i bambini, mammabambino, le doule, le nonne, le infermiere, le consulenti per l’allattamento, le ostetriche, … ad essere sotto attacco.
Le Doule sono una benedizione, grazie per avercelo ricordato.
Amore, mOM Shanti , Pace,
Ibu Robin