Ostetricia in Ticino: buone notizie...
1. La mozione “Per un’ostetricia sicura e di qualità” è stata lanciata da Gina La Mantia e altri membri del Gran Consiglio aderenti a diversi partiti. In sostanza, si costata l’attuale eccesso di interventi chirurgici e strumentali (cesarei e episiotomie, forcipe e ventosa) e l’uso di sostanze chimiche per provocare o accelerare il travaglio. Di conseguenza si propone di creare nelle nostre maternità le condizioni che facilitano il parto fisiologico.
Le evidenze scientifiche allegate alla mozione (che ben conosciamo) dimostrano chiaramente l’importanza di garantire alle future mamme, che non presentano rischi particolari, l’accompagnamento per tutta la maternità (parto compreso!) di una levatrice di fiducia esterna (indipendente) oppure interna all’ospedale. Per questo si chiede di istituire dei settori gestiti autonomamente da levatrici (MLU Midwife Led Unities) che funzionano come una casa nascita ma si trovano dentro l’ospedale, dove l’intervento medico è richiesto solo in caso di necessità.
ANBT sostiene pienamente questa soluzione e La Federazione Svizzera delle Levatrici (FSL) si è attivata già da tempo per elaborare i criteri validi per un modello di assistenza perinatale gestito da levatrici.
Ovviamente per realizzare delle MLU occorre una fase di transizione con un cambio di mentalità. La motivazione dovrà giungere anzitutto dalle levatrici ospedaliere stesse che vorranno acquisire la formazione e l’esperienza necessarie per assumere completamente la responsabilità dei parti fisiologici, competenza che la legge sanitaria svizzera già prevede.
A questo scopo sarà molto utile attingere anche all'esperienza della casa nascita.
Comunque per l’organizzazione di queste strutture all’interno degli ospedali (pochi locali arredati semplicemente), i costi e i tempi saranno sicuramente minori rispetto alla costruzione delle nuove grandi maternità medicalizzate previste dalla pianificazione ospedaliera poi bocciata in votazione.
2. Centralizzare i casi a rischio e le cure speciali per neonati all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona è quanto si propone di realizzare l’EOC nei prossimi anni. Una soluzione che anche la Federazione Svizzera delle Levatrici (FSL/TI) e la nostra associazione (ANBT) avevano richiesto al momento della votazione sulla pianificazione ospedaliera per garantire la massima sicurezza nei casi complicati. Grazie al fatto che sotto lo stesso tetto ci saranno cure intense per madri e neonati prematuri conmedici molto specializzati, sarà finalmente possibile evitare pericolose trasferte e dolorose separazioni fra mamme e neonati (tranne nei casi particolari che richiedono il trasferimento del neonato oltre Gottardo).
3. Partorire con la propria levatrice di fiducia (detta anche “aggiunta” o “accreditata”), ossia la levatrice indipendente (esterna)che segue la donna durante tutta la maternità, potrebbe (ri)diventare possibile. In un recente incontro fra rappresentanti della FSL/TI e ANBT e la direzione medica dell’EOC, il dott. Fabrizio Barazzoni e la dottoressa Claudia Canonica hanno accettato di sottoporre ai primari di ostetricia la proposta. Si favorirebbe così l’accompagnamento one-to-one che garantisce gli esiti migliori e la maggior soddisfazione per mamme e neonati (oltre a costi dimezzati), come dimostrano recenti evidenze scientifiche. Sappiamo tuttavia che l’impegno richiesto alla levatrice è enorme e spesso la motivazione per essere disponibile giorno e notte e nei fine settimana richiede… una buona dose di idealismo. Per implementare questo tipo di soluzione è dunque auspicabile che il lavoro delle levatrici indipendenti (picchetto compreso!) sia meglio riconosciuto e remunerato: ma questa è una decisione politica che non dipende dall’EOC.
4. L’Ambulatorio per la gravidanza fisiologica, istituito dall’Ospedale Civico di Lugano, offre incontri mensili con una levatrice in cui si affrontano i vari temi legati a gravidanza, parto e allattamento (v. dettagli e recapito sul prospetto). Non si tratta ancora di una MLU (Midwife Led Unity), ossia di un settore gestito autonomamente dove la levatrice di fiducia segue la mamma durante tutta la maternità (parto e visite e domicilio comprese), ma sono comunque rispettate le linee guida dell’OMS. Nell’ambulatorio del Civico la gestione del parto rimane responsabilità del medico e la levatrice di riferimento dell’ambulatorio difficilmente sarà presente anche alla nascita. Potrà però seguire la puerpera durante la degenza. Dopo il ritorno a casa le consultazioni proseguono nell’ambulatorio mentre per le visite a domicilio occorre rivolgersi a una levatrice indipendente.
Sono solo piccoli passi, è vero, ma vanno nella direzione giusta, quella di ridare alle donne che lo desiderano, la possibilità di vivere gravidanza e parto come un evento intimo e naturale (fisiologico), di cui rimanere protagoniste, e non come una malattia. La casa della nascita già garantisce questa possibilità, tuttavia non basta. Occorre offrire la scelta anche alla grande maggioranza di donne a basso rischio che preferiscono comunque partorire in un ospedale.
Si contribuirà così a ridurre il numero di induzioni premature, cesarei, episiotomie e parti strumentali, con grande beneficio per la salute fisica (anche a lungo a termine) di mamme e neonati (v. sviluppo del microbioma per il sistema immunitario) e quella psicologica (v.imprinting/bonding).
Basti ricordare ad esempio la Svezia, dove tutte le gravidanze fisiologiche e i parti normali (anche negli ospedali!) sono gestiti unicamente da levatrici, i risultati sono conformi alle raccomandazioni OMS (v.dati Europeristat): il tasso di cesarei è fermo al 17% (CH 33%), le episiotomie al 6,6% (CH 23%, EOC 29%), i parti strumentali al 7,6%…e la mortalità neonatale è fra le più basse al mondo, ben inferiore a quella svizzera!
Infine, affidando gravidanze e parti fisiologici alle levatrici, si diminuiscono nettamente i costi per il sistema sanitario (ormai una priorità) in due modi. A breve termine perché un parto normale gestito dalla levatrice costa circa la metà di un parto vaginale medicalizzato e un terzo di un parto cesareo. A lungo termine perché il sistema immunitario e respiratorio del neonato (e futuro adulto) si sviluppa meglio se prima dell’inizio del travaglio non c’è induzione o cesareo.
(10-02-2017)